Il nome di Bert Hellinger è collegato al metodo che ha sviluppato dopo anni di studi: le Costellazioni Familiari e Sistemiche. Negli ultimi anni il suo lavoro ha avuto un’ulteriore evoluzione, e ora lo chiama “Movimenti dello Spirito”. Numerosi operatori, in tutto il mondo, continuano ad applicare il suo metodo e le sue intuizioni, non sempre seguendo gli ultimi sviluppi del suo lavoro. Il metodo sistemico delle Costellazioni viene applicato ai sistemi familiari ma anche a quelli aziendali e organizzativi in generale (scuole, cooperative ecc).
Bert Hellinger nasce in Germania nel 1925 da una famiglia cattolica, all’età di 10 anni, lascia la famiglia per frequentare una scuola cattolica gestita dall’Ordine in cui, in seguito, verrà ordinato sacerdote e mandato in Sud africa come missionario. La locale Organizzazione della Gioventù Hitleriana cerca senza successo di reclutarlo e questo lo porta ad essere identificato come sospettato di essere un “nemico del popolo”. Nel 1942 viene arruolato nell’esercito tedesco, dove va a combattere sul fronte occidentale; nel 1945 viene catturato e imprigionato in un campo degli Alleati, in Belgio. Dopo la guerra scegli la via del sacerdozio e parte per il sud africa come missionario. In Sud Africa continua gli studi e ottiene la possibilità di insegnare nelle scuole superiori, per poi diventare direttore di una grande scuola per studenti africani. Entra in contatto con il popolo Zulu, partecipa ai loro rituali, e guadagna la loro stima. Partecipa poi ad una serie di incontri interraziali, corsi di formazione sulle dinamiche di gruppo, questi corsi porranno le basi per il lavoro che svilupperà negli anni successivi e che lo porterà a lasciare il sacerdozio. Era interessato a scoprire cosa era essenziale all’interno di tutte le diversità presenti nelle varie razze, senza preconcetti, basandosi su quello che si manifestava direttamente all’osservazione (il cosiddetto metodo fenomenologico che utilizzerà in seguito). Con profondo stupore scopre che era possibile la riconciliazione degli opposti tramite il rispetto reciproco. Un formatore gli chiese se erano più importanti gli ideali o le persone. Lui rispose le persone, in quanto gli ideali non sempre possono essere veramente al servizio delle persone e della vita.
Dopo aver lasciato il sacerdozio, nei primi anni 70, torna in Germania e inizia a frequentare un corso di psicoanalisi classica. Nel 1973 si trasferisce negli Stati Uniti per seguire i corsi di Eric Berne e l’Analisi Transazionale. Nel corso degli anni si avvicina a diversi insegnanti e metodi di diversa natura, che confluiscono nel suo lavoro (fenomenologia di Husserl, la primal therapy di A. Janov, la terapia della Gestalt di Fritz Perls, l'analisi, lo psicodramma di Jacob Moremo, la terapia familiare sistemica di McLendon e Cadis, l’ ipnositerapia di Milton Erikson e la PNL (programmazione neuro linguistica) di Richard Bandler e John Grinder.
Hellinger non solo teorizza, ma mette anche in evidenza nel suo lavoro, come spesso la vita delle persone sia condizionata da destini e sentimenti che non appartengono sono al singolo ma sono il frutto di eventi e sentimenti dell’intero sistema familiare. Questi nodi, che si tramandano da padre in figlio possono essere portati alla luce tramite il metodo delle costellazioni familiari. Uno dei caratteri principali del suo approccio è quello di non procedere secondo preconcetti o schemi prefissati, ma lavorando su quello che emerge e si manifesta nel momento stesso in cui si lavoro con una persona, ogni persona è unica e peculiare. Ha scritto numerosissimi libri, alcuni reperibili solo in tedesco, molti altri tradotti anche in italiano e in altre lingue. Nel corso degli anni ha viaggiato molto, tenendo conferenze, workshop e corsi di Formazione, in tutta Europa, Stati Uniti, Centro e Sud America, Russia, Cina e Giappone. Ora, a 85 anni, tiene ancora alcuni incontri, soprattutto corsi di formazione e aggiornamento per operatori del suo metodo.